Un primo passo, dopo oltre due anni dai fatti di Bibbiano che avevano scosso l’intera comunità degli assistenti sociali minando la fiducia dell’opinione pubblica nei confronti della professione. La prima sentenza ha pronunciato un’assoluzione a favore di un’assistente sociale, condannato lo psicoterapeuta e rinviato a giudizio gli altri 17 imputati. Anche il Croas Lombardia attende che quanto prima si possa fare chiarezza, con fiducia nella Giustizia, e condivide il pensiero del presidente nazionale Gianmario Gazzi che sia necessario evitare strumentalizzazioni sulla vicenda e rispettare le sentenze di oggi e di domani.