L’emergenza alluvione in Emilia-Romagna ha colpito in tutta la sua evidenza e drammaticità il territorio e la popolazione, e ad essa ha fatto immediatamente seguito una grande mobilitazione di solidarietà in affiancamento all’intervento dello Stato.

Tra le conseguenze, meno visibili ma altrettanto gravi, vi è l’impossibilità per molti assistenti sociali emiliani a svolgere il proprio lavoro nelle zone alluvionate con le modalità che lo stato emergenziale richiederebbe.

Il 19 maggio la Regione Emilia Romagna ha chiesto al Dipartimento Nazionale di Protezione Civile l’intervento degli assistenti sociali volontari dell’associazione A.S. Pro. C. (Assistenti Sociali per la Protezione Civile) per supportare i colleghi del territorio interessato dall’alluvione nell’assistenza alla popolazione.

Come già avvenuto nel 2016 per l’emergenza Sisma nel Centro Italia e per l’emergenza “Rifugiati  Ucraina” nel 2022, la Presidente Rossana Arosio dell’Organismo Operativo Periferico Lombardia, ha risposto immediatamente alla chiamata nazionale comunicando la disponibilità di 12 colleghe, di cui 5 sono partite poche ore dopo, per costituire le prime squadre operative sul campo nelle province di Cesena, Ravenna e Forlì.

Preme pertanto segnalare che da circa una settimana è attiva sul territorio alluvionato una squadra ASPROC di cui fanno parte alcuni colleghe e colleghi lombardi, con compiti di affiancamento e supporto ai professionisti dei Servizi Sociali locali nell’assistenza alla popolazione, con particolare attenzione alle persone sfollate e più fragili.

Come CROAS della Lombardia esprimiamo il nostro apprezzamento e ringraziamo i colleghi per il competente e prezioso contributo che stanno portando alla cittadinanza e alla comunità professionale emiliana.