Era il 23 marzo 1993 quando il Parlamento promulgò la legge n.84 “ORDINAMENTO DELLA PROFESSIONE DI ASSISTENTE SOCIALE E ISTITUZIONE DELL’ALBO PROFESSIONALE”

Trent’anni dopo il nostro Ordine nazionale ha indetto gli “Stati generali degli assistenti sociali italiani”, il 21-22-23 marzo a Roma.

Sono stati tre giorni di ascolto e dibattito: 81 relatori, 400 assistenti sociali in presenza e 2.500 on line, due plenarie e nove workshop su contesti professionali, povertà, famiglie, salute, dialogo interprofessionale, narrazioni, luoghi di vita e diversità, terzo settore e valutazione, competenze.

Ma i numeri non bastano a descrivere l’entusiasmo di questi momenti e l’emozione nell’ascoltare le parole che il Presidente Mattarella ha voluto rivolgerci “la Repubblica è grata per il lavoro svolto in tutti questi anni da migliaia di professionisti impegnati quotidianamente per la tutela dei cittadini più vulnerabili, un’azione preziosa che ha alimentato il capitale sociale del Paese.” (leggi il messaggio integrale sul sito del Quirinale).

Presente in aula, la Ministra delle Politiche sociali Calderone nel suo appassionato intervento ha sottolineato l’importanza di riconoscere e valorizzare il ruolo dei professionisti assistenti sociali.

Collegato dal Ministero della Giustizia, il Viceministro Sisto ha portato i suoi saluti e l’incoraggiamento a tutti i presenti.