Il Consiglio dell’Ordine ha deliberato di acquistare la sede nella quale è in affitto dal 2012, un appartamento al primo piano di un edificio storico di Milano, in via Saverio Mercadante, facilmente raggiungibile dalla stazione Centrale e dalle tre linee delle metropolitane.

L’acquisto verrà gestito in modo da non comportare un aggravio per gli iscritti e da non incidere sulla parte corrente del bilancio, pertanto il valore della rata del mutuo sarà simile al costo attualmente sostenuto per l’affitto.

Come si è arrivati a questa decisione?

Nel corso del 2020 la Fondazione, proprietaria dell’immobile, ha messo in vendita tutte le unità abitative comunicando che al termine del contratto di affitto non avrebbe proceduto alla proroga. Il Consiglio si è perciò trovato di fronte alla scelta di trovare un’altra sede in affitto oppure di acquistare quella in cui stava. Considerando la situazione del mercato immobiliare e i costi di un eventuale trasloco, sia in termini economici che di ripercussione sulle attività dell’Ordine, il Consiglio allora in carica ha considerato preferibile valutare la possibilità di acquistare una sede che è sempre stata ritenuta idonea alle esigenze dell’Ordine, confacente al decoro dell’Istituzione e facilmente raggiungibile.

E’ stata così disposta una perizia asseverata per stimare il valore commerciale dell’immobile e si è proceduto ad aprire la contrattazione con la proprietà, nel corso della quale la richiesta economica iniziale, di 780.000 €, è stata rivista al ribasso arrivando a 758.500 € e includendo in questa cifra l’acquisizione di una cantina, da adibire ad archivio.

Nel febbraio 2021, lo stesso Consiglio regionale ha approvato la decisione di avanzare una proposta irrevocabile di acquisto.

Nella seduta dell’8 novembre 2021 il nuovo Consiglio in carica ha dato mandato alla Presidente Zaltieri a procedere con i passaggi necessari per l’acquisto.

Che cosa succede adesso?

Il Consiglio intende condurre le operazioni di acquisto in modo da non gravare sulla quota richiesta agli iscritti: per questo intende utilizzare parte dell’attivo patrimoniale, 450.000 €, mentre per la restante parte intende accendere un mutuo che abbia un importo mensile di valore simile a quello dell’affitto attuale pari a circa 2000 €.

In questa fase si sta procedendo alla scelta dell’istituto bancario per l’accensione del mutuo, che verrà poi portata in Consiglio per l’illustrazione e l’approvazione.

Successivamente si stipulerà il contratto preliminare d’acquisto e si procederà sino all’atto conclusivo di rogito.