Il Codice Deontologico degli Assistenti Sociali è l’espressione degli elementi fondanti della professione, in primo luogo la centralità della persona. Esso trova fondamento nella Costituzione Italiana.

A partire da questo presupposto, il 24 maggio 2021 si è svolta la giornata di studio “La deontologia degli assistenti sociali a partire dalla Costituzione Italiana”, per approfondire e l’effettiva concretizzazione di questi aspetti nel lavoro quotidiano degli operatori.

Tale occasione formativa si è svolta con il contributo del magistrato Giuseppe Battarino e degli esperti, collaboratori del progetto “Essere cittadini leggendo la Costituzione”: Elettra Aldinio, Tatiana Negurita, Giuseppe Emilcare, Edoardo Pivanti.

Per approfondimenti è possibile accedere ai seguenti link:

Dizionario Costituzionale – La Trama

Di seguito presentiamo alcuni video che riportano in “pillole” alcuni punti salienti del convegno.

Video 1: IL CODICE DEONTOLOGICO DEGLI ASSISTENTI SOCIALI A PARTIRE DALLA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Riflettere sui principi deontologici in relazione ai principi costituzionali consente di recuperare il significato più profondo della nostra professione e permette una connessione con le basi della nostra conoscenza ma anche del nostro essere. L’art. 5 del titolo secondo del nuovo Codice Deontologico recita infatti che “l’assistente sociale fa propri i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana, riconosce il valore, la dignità intrinseca e l’unicità di tutte le persone e ne promuove i diritti civili, politici, economici, sociali, culturali, ambientali così come previsti nelle disposizioni e nelle convenzioni”.

Video 2: CORNICE STORICA

Il referendum del 2 giugno 1946 si svolge in un quadro storico molto complicato per il nostro Paese e segue a quella che lo studioso britannico Eric Hobsbawm, nel suo libro “Il Secolo breve”, definisce “l’Età della catastrofe” (1914-1945). Nell’Italia del dopoguerra, in un contesto di battaglia e lotta ideologica, le italiane e gli italiani vennero chiamati alle urne per decidere la forma giuridica dello Stato, la partecipazione al referendum fu altissima: dell’ 89,08% degli aventi diritto. La Costituzione Italiana, che ha il termine Repubblica tra le prime parole, è il risultato migliore del superamento della lotta tra ideologie contrapposte che insanguinò l’Europa ed è una sintesi mirabile delle visioni del mondo di coloro che ne scrissero il testo; per la sua potenza testuale incorpora entro di se le tensioni del suo tempo e, mentre fa questo, apre gli scenari verso il futuro.

Video 3: ASSEMBLEA COSTITUENTE ED ETICA DEL LAVORO

La storia del voto repubblicano del 2 giugno del 1946 dà contestualmente avvio al lavoro dell’Assemblea Costituente; insieme al referendum istituzionale si tenne, infatti, l’elezione a suffragio universale, diretto e segreto, dell’Assemblea Costituente che avviò i lavori il 25 giugno 1946. Nel lavoro dell’Assemblea Costituente si ritrova un’etica del lavoro, che accomunava tutti i Costituenti, intesa come strumento per il miglioramento collettivo dei destini della società.

Video 4: ELEMENTI DI STORIA DEL SERVIZIO SOCIALE E FONDAMENTI DELLA PROFESSIONE

L’Assemblea Costituente e il Convegno di Tremezzo sono due eventi generativi fondamentali per la costruzione del nostro sistema di welfare italiano, caratterizzati da contestualità cronologica e diverse connessioni. Nell’identificare quale compito di una Istituzione pubblica quello di assicurare le condizioni affinché ogni persona possa sviluppare al meglio le proprie capacità, l’assistente sociale diviene una figura centrale a cui è dato il compito, in un  lavoro deontologicamente e costituzionalmente orientato, di creare o ricreare le condizioni perché ciascuna persona possa realizzare la propria personalità, attraverso il recupero del lavoro, della dignità e di una dimensione sociale.

Video 5: TOPOLOGIA DELLE NORME

La Costituzione della Repubblica Italiana rappresenta l’edificio all’interno del quale si svolge la nostra vita sociale.

 VIDEO 6: I DIRITTI SOCIALI E LA PERSONA NELLA SUA INTEGRITA’

La Costituzione della Repubblica Italiana concepisce la persona nella sua integrità e il Codice Deontologico, nel riflettere i principi costituzionali, richiama quanto la nostra professione sia impegnata in prima linea nella difesa e nella esigibilità dei diritti sociali delle persone, attraverso azioni e interventi integrati che possano favorire il rafforzamento dei legami sociali, l’inclusione di fasce escluse, la capacitazione e l’attivazione dei soggetti deboli. Promuovere l’inclusione significa lavorare perché ogni persona, indipendentemente dalla sua condizione di fragilità, abbia le medesime opportunità di partecipazione e coinvolgimento nelle scelte che la riguardano. Si tratta di un percorso di recupero di dignità e di cittadinanza, guardando al lavoro come contributo di ciascuno al progresso comune. In questo risiede la bellezza del servizio alla collettività.

Video 7: LE PAROLE E LA COMUNICAZIONE

Parole sbagliate, parole mancanti o parole ragionate ed equilibrate? La parola come strumento di uguaglianza e di orientamento.

Video 8: LE REGOLE DELLE 5 W NELLA DEONTOLOGIA DEL SERVIZIO SOCIALE

Gli assistenti sociali sono singoli professionisti che fanno parte di una comunità professionale e operano, attuando un lavoro etico fondato su un’attività riflessiva, in un sistema sociale e istituzionale ricco di opportunità ma anche definito da regole e norme sociali. Essi  basano il proprio esercizio della professione “su fondamenti etici e scientifici, sulla disciplina accademica, sull’autonomia tecnico-professionale e sull’indipendenza di giudizio” – Art. 4 del Codice Deontologico.

Video 9 – ETICA PROFESSIONALE E DILEMMI ETICI

Il lavoro dell’assistente sociale si fonda sull’etica della responsabilità, ovvero su un’etica calata nel reale e nel compito di cura; essa conduce l’assistente sociale nell’esame costante di dilemmi etici per  far fronte ai quali il Codice Deontologico rappresenta uno strumento fondamentale di orientamento, che ne traccia il percorso da seguire.

Video 10 –LA DINAMICA ETICA

La dimensione etica del lavoro sociale si colloca negli interstizi delle quotidiane azioni professionali, nei pensieri e nelle parole della pratica professionale; si manifesta in mille sfaccettature e nei tanti livelli che contraddistinguono il lavoro. L’intreccio dei seguenti livelli della dinamica etica (S. Banks 2016) rappresenta un terreno fondamentale di approfondimento, nello specifico: il lavoro di framing, il lavoro etico legato al ruolo, il livello delle emozioni profonde e della dimensione affettiva, il lavoro etico sull’identità, il lavoro sulle relazioni, il lavoro di accountability, il lavoro di visibilità della dimensione etica del Servizio Sociale.